La Giuria ha valutato con particolare favore le opere che valorizzano il grande tema della bellezza italiana e quelle che evidenziano il felice sodalizio tra manualità e creatività, con un ripensamento in chiave contemporanea di tecniche desuete e complesse della tradizione. Ecco i finalisti.
Impronte2000
Piatto centrotavola in vetro di Murano in lastra prodotto a mano, nero opaco realizzato a vetrofusione su piante che variano dal pino mugo al rododendro. L’opera nasce dal desiderio di unire due grandi passioni dell’artista: la montagna e il vetro. Le piante scelte e raccolte durante escursioni sopravvivono a più di 2000 mt di altitudine, là dove l’aria si fa quasi trasparente, come il vetro.
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Giardino Fiorito
“Giardino fiorito” è una ceramica artistica realizzata a mano in grès e smaltata con smalti ad alta temperatura ottenuti da una composizione frutto di una lunga ricerca personale dell’artista. Il vaso contiene e divide l’interno dall’esterno. È l’antico simbolo del vaso che protegge il suo contenuto. Così l’oggetto vaso diventa immagine per un ritrovato rapporto con la Natura sognando un ‘Paradiso perduto’.
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Giardino Dorato
“Giardino dorato” è un pannello decorativo realizzato in scagliola leggermente marmorizzata nelle tonalità bianco – avorio. Il disegno, ispirato alle atmosfere orientali e allo stile Cineserie, è ricco di fiori, foglie, uccellini e farfalle in volo e realizzato con la tecnica del graffito sapientemente, qui reinterpretata in modo più contemporaneo con l’inserimento della foglia oro a ricordarci la preziosità del bene Natura.
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L'Origine
“L’Origine” è un’opera musiva ispirata al greto del fiume Tagliamento. La sottostruttura in acciaio e polistirolo del tavolino è interamente ricoperta di sassi, tessere di marmo e d'oro tagliate a mano con martellina e tagliolo. I sassi, piccole grandi opere della Natura di pazienza e fantasia, sono posati senza andamento e in leggera sfumatura di tono, per accentuare la morbidezza e la naturalezza della forma.
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Kormòs
“Kormòs” è un vaso realizzato in porcellana non smaltata biscuit, foggiata a colaggio. Abituati ad ammirare l’arte come trionfo della tecnica e creatività umane spesso tendiamo a dimenticare come la Natura sia non solo musa ispiratrice, ma essa stessa artista. Compito dell’artista è cogliere le forme nascoste nella materia, il fascino scultoreo di queste macerie organiche, il fascino scultoreo di queste macerie organiche, e restituire loro una nuova vita.
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Lady Bug
“Lady bug” è una scatola il cui coperchio si apre, dividendosi in due parti, simulando il movimento delle ali di una coccinella. E’ realizzata in massello di noce tornito e decorata da piccoli inserti in ebano che formano un motivo geometrico ascendente. L’interno è suddiviso in scomparti e la sezione quadrata al centro è chiusa da un coperchio rivestito in pelle il cui pomolo in ottone bronzato si incastra perfettamente nel coperchio superiore, rimanendo a vista.
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Aequorea
L’opera "Aequorea", realizzata in argilla caolinica, è composta da due centrotavola, simili nella forma ma distinti nella colorazione interna: bianco opaco il primo, a risaltare il colore naturale della materia prima, a contrasto il secondo, che trae spunto dal colore dei fondali marini pulsanti di dettagli porpora.
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Mediterraneo
“Mediterraneo”, ispirata all’eleganza e preziosità del mosaico bizantino e alle antiche tecniche asiatiche dell’utilizzo della porcellana colorata, è un’opera in tre pezzi legati dal filo conduttore del mondo dei fondali marini. L’opera è realizzata con la tecnica Nerikomi: mosaico composto da tessere di porcellana pigmentata.
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Primitivo
Un mobile contenitore in noce canaletto assemblato con perni e finti tenoni; le antine, in noce, frassino e ciliegio, sono lavorate a marchetterie, una tecnica di intarsio antica di origine francese, che forma un disegno con effetto tridimensionale sfruttando solamente il colore naturale dei tre legni. Primitivo si ispira ad una Natura ancora selvatica o poco addomesticata.
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Bark
Il vassoio “Bark”, interamente realizzato con fogli di ottone, si ispira alla delicata e ipnotica trama di una ragnatela formatasi sulla corteccia di un albero caduto. La superficie esterna della ciotola è incisa a mano con venature bronzate e poggia su una rete di fili di ottone. L’opera nasce con questo concetto di base, la Natura svuotata e tenuta insieme da un filo.
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